Compensazione dei crediti e pignoramento dei rapporti finanziari
Il processo di razionalizzazione
Di Marinella Perrini
Nel 2024, il processo di compensazione del modello F24 subirà modifiche significative, delineate dalla Legge di Bilancio. Il primo aspetto riguarda l’introduzione di nuove restrizioni per la compensazione dei crediti fiscali, specialmente per i contribuenti considerati a rischio. Una rilevante novità, che avrà effetto dal 1° luglio 2024, riguarda infatti il divieto di compensazione per quei contribuenti che hanno debiti superiori a 100.000 euro registrati a ruolo. Questo divieto rimarrà in vigore fino alla completa risoluzione delle violazioni contestate. Sul piano procedurale sono previsti, invece, cambiamenti nella modalità di invio del Modello F24. A partire dalla metà del 2024, per la compensazione dei crediti INPS e INAIL, sarà obbligatorio utilizzare i servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Sulla base di quanto disposto dalla Legge di Bilancio precedente resta invariato il massimo importo per la compensazione fissato in 2 milioni di euro.
Un’altra significativa novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 riguarda l’articolo 1, comma 97, che disciplina i versamenti delle imposte mediante compensazione. In particolare, è stato inserito l'articolo 1-bis, che introduce restrizioni all'utilizzo dei crediti maturati nei confronti dell’Inps per tre categorie specifiche di contribuenti. Nello specifico i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali degli artigiani, esercenti attività commerciali, e i liberi professionisti iscritti alla Gestione Separata, possono procedere con le compensazioni delle quote INPS solo a partire dal decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione dei redditi da cui scaturisce il credito.
La categoria dei datori di lavoro non agricolo, invece, può utilizzare le eccedenze INPS dal quindicesimo giorno successivo alla scadenza del termine mensile per la trasmissione telematica dei dati retributivi e delle informazioni per il calcolo dei contributi, oppure dal quindicesimo giorno successivo alla presentazione tardiva di tali dati, o dalla data di notifica delle note di rettifica passive. Mentre i datori di lavoro, che versano la contribuzione agricola unificata per la manodopera agricola, devono attendere la data di scadenza del versamento relativo alla dichiarazione di manodopera agricola da cui il credito emerge, prima di utilizzare i propri crediti INPS. Infine, le aziende committenti per i compensi soggetti a contribuzione alla gestione separata rimangono escluse da queste opzioni di compensazione.