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Truffe on line, il vademecum Inps

Truffe on line, il vademecum Inps

Le truffe on line sono all’ordine del giorno e possono presentarsi attraverso diversi canali.

Di Marinella Perrini

Le truffe on line sono all’ordine del giorno e possono presentarsi attraverso diversi canali. Numerose segnalazioni riferiscono di e-mail e sms che invitano gli utenti a cliccare su link per identificarsi o aggiornare i propri dati, per evitare la revoca di benefici o per ricevere il pagamento di una prestazione. Gli ultimi casi riguardano il Reddito di Cittadinanza e l’Assegno Unico e Universale.

L’obiettivo della truffa è, di solito, quello di sottrarre dati personali e sensibili, come password di accesso e informazioni bancarie. A trarre in inganno le vittime è la convinzione che i messaggi siano autentici: i malintenzionati, infatti, si presentano con il nome dell’Istituto e sfruttano pagine simili a quelle del sito. L’Inps, al fine di aumentare la consapevolezza dei cittadini, ha stilato un vademecum che raccoglie informazioni e consigli utili e ha realizzato il dossier “Attenzione alle truffe”.

 

Phishing

Il phishing, tra le truffe più diffuse e insidiose, è un tipo di frode informatica che mira al furto dei dati sensibili. Tante le e-mail che invitano ad aggiornare i propri dati personali o le proprie coordinate bancarie tramite link che rimandano a false pagine Inps, con la promessa di ricevere pagamenti o rimborsi. In alcuni casi i messaggi ingannevoli segnalano l’impossibilità da parte dell’Istituto di effettuare un bonifico se prima non sono aggiornati i dati personali o le proprie coordinate bancarie attraverso un link.

È importante ricordare agli utenti che l'Istituto non invia mai e-mail con link cliccabili, tranne nei casi di iniziative interne come le indagini di Customer Experience. Eppure, in molti “abboccano” all’amo dei truffatori: del resto il termine “phishing” è una variante del termine inglese “fishing”, “pescare”.

 

SMISHING

Analogo al phishing è lo smishing: in questo caso la trappola non arriva da un’e-mail ma direttamente sul cellulare, tramite SMS. Il meccanismo è identico: da un falso mittente con il nome Inps arriva un messaggio che invita l’utente a cliccare su un link per aggiornare i propri dati, ottenere un pagamento o evitare la revoca di un beneficio.

Sono stati segnalati casi di smishing relativi all’Assegno Unico e Universale, in cui alla vittima è stato chiesto di inviare un selfie inquadrando anche i propri documenti.

È necessario fare attenzione alle e-mail, agli SMS ma anche ai social media. Le truffe online viaggiano anche attraverso piattaforme di messaggistica istantanea. Può capitare di imbattersi in falsi profili Inps su WhatsApp e Telegram, ma l’Istituto non ha profili istituzionali attivi su queste piattaforme.