Il fondo gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali: un’opportunità di formazione
L’Inps offre numerose opportunità, attraverso contributi e borse di studio, per chi è iscritto all’Università o intende specializzarsi dopo la laurea
Di Marinella Perrini
Le notizie economiche quotidiane parlano di un mondo del lavoro in costante cambiamento e sempre più competitivo, per affrontare il quale diventano fondamentali la formazione e l’aggiornamento professionale. Per questo l’Inps offre numerose opportunità, attraverso contributi e borse di studio, per chi è iscritto all’Università o intende specializzarsi dopo la laurea: per usufruirne è necessario essere iscritti al Fondo Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e presentare domanda dopo la pubblicazione del bando. È possibile così ottenere un contributo economico per la copertura, in tutto o in parte, delle spese per la frequenza di corsi di formazione universitaria, master di I e II livello, anche executive e corsi di perfezionamento.
Cosa è il fondo gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali?
Istituito nel 1996 (legge 23 dicembre 1996, n. 662) il fondo è destinato ad erogare numerose prestazioni creditizie e sociali ai dipendenti pubblici, appartenenti alla gestione ex INPDAP, che versano al fondo un’aliquota contributiva obbligatoria (detratta in busta paga) pari allo 0,35% della retribuzione contributiva e pensionabile. I pensionati già dipendenti pubblici versano lo 0,15% della pensione.
I benefici autofinanziati dal fondo vengono erogati a seguito di pubblicazione di bandi pubblici ai quali possono partecipare tutti gli iscritti al fondo in possesso dei requisiti richiesti.
Quali sono le opportunità di accesso alla formazione?
In primo luogo, le borse di studio per i figli dei dipendenti pubblici che frequentano corsi di laurea triennale, magistrale o a ciclo unico e corsi di specializzazione post-laurea. La borsa di studio è erogata agli iscritti che si collocano utilmente in graduatoria dopo la presentazione della domanda sul sito Inps, entro i termini previsti, e consiste in un contributo economico a copertura parziale delle spese.
Per ottenere il beneficio è necessario però rispettare i requisiti indicati nel bando Inps. Quest’ultimo, pubblicato tra il penultimo trimestre dell'anno e il primo trimestre dell'anno successivo, prevede generalmente che lo studente debba avere un’età massima di 32 anni, non debba aver già fruito di provvidenze analoghe per l’anno accademico di riferimento e non debba essere già stato vincitore del Bando INPS “Collegi Universitari”, destinato alle residenze per studenti.
Per i corsi di laurea universitari, è necessario inoltre non essere ripetenti o iscritti fuori corso, essere in regola con gli esami e con i crediti previsti dal piano di studi ed avere una media ponderata degli esami sostenuti nell’anno di riferimento non inferiore al punteggio indicato dal bando. Nel caso di conseguimento del diploma di laurea o se si concorre ad una borsa di studio per specializzazione postlaurea, è richiesta una votazione non inferiore ad una soglia minima.
L’opportunità, offerta anche agli studenti di Conservatori, Istituti musicali e Accademie di Belle Arti, è dunque finalizzata a premiare il merito e ad agevolare alcune specifiche categorie come orfani o equiparati, disabili e studenti di famiglie con redditi non elevati: la graduatoria viene infatti stilata sulla base del curriculum di studi e dell’Isee familiare, riconoscendo priorità ad orfani ed invalidi.
In secondo luogo, le borse di studio per master universitari di I e II livello “executive”, riservate a dipendenti della Pubblica amministrazione in servizio. Anche in questo caso è richiesta l’iscrizione alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. La borsa di studio è erogata dall’Inps direttamente all’Ateneo convenzionato, al fine di garantire alta formazione e aggiornamento professionale qualificato ai dipendenti della PA.
Il bando di concorso è pubblicato annualmente sul portale INPS e sul sito degli Atenei convenzionati che definiscono i criteri e i requisiti di ammissione ai master. Termini e modalità di presentazione delle domande variano dunque secondo il master prescelto e prevedono in alcuni casi una procedura selettiva.
Per la partecipazione a master universitari in Italia, i figli e gli orfani degli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, i figli di pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici (GDP) e gli iscritti alla Gestione Magistrale, in possesso di diploma di laurea triennale, specialistica o del vecchio ordinamento possono inoltre ottenere un beneficio economico destinato alla copertura parziale delle spese di iscrizione.
Il contributo è erogato dopo la pubblicazione della graduatoria: quest’ultima riporta i nominativi dei richiedenti ammessi con riserva, e dopo l’invio, nei termini indicati dal bando, della documentazione richiesta, dei vincitori. Tra i requisiti di partecipazione, oltre al titolo di studio, lo stato di disoccupazione, l’età non superiore a 40 anni e l’iscrizione al Programma “Accesso ai servizi di Welfare”, che consente la presentazione della domanda in modalità semplificata.
I figli e orfani di iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e di pensionati utenti della Gestione dipendenti pubblici possono, inoltre, partecipare ad un concorso per il conferimento di borse di studio per dottorati di ricerca, aggiuntive rispetto a quelle finanziate dal MUR, su tematiche innovative come, tra le altre, Industria 4.0, sviluppo sostenibile, trasformazione digitale, diritto del lavoro, welfare e ammortizzatori sociali.
Si chiama infine “Valore PA” il programma costituito da corsi universitari di formazione proposti da atenei italiani in collaborazione con soggetti pubblici o privati, la cui quota di partecipazione dei dipendenti è finanziata dall’Inps. La pubblica Amministrazione seleziona i partecipanti ai corsi accreditati dall’Istituto tra coloro che potranno trarre per sé o per l’ente di appartenenza i maggiori benefici dall’attività formativa.