INPS in rosa
Servizi per una platea tutta al femminile
Di Marinella Perrini
L’INPS gestisce molte delle misure che il legislatore prevede a favore delle donne lavoratrici e delle donne in situazione di pericolo e necessità.
Tra le novità più importanti:
- L’esonero contributivo del 50% per le neo-mamme che tornano al lavoro
Dopo il congedo di maternità obbligatorio o dalla data di rientro effettivo sul posto di lavoro, qualora la lavoratrice decida di utilizzare i congedi parentali facoltativi, è previsto l’esonero del 50% del versamento dei contributi previdenziali, a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato.
L’esonero è rivolto alle lavoratrici con contratto di lavoro dipendente, sia a quelle già occupate che a quelle che trovano un nuovo impiego, del settore privato, compreso il settore agricolo, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, con contratto part-time, di apprendistato (di qualsiasi tipologia), di lavoro domestico e di lavoro intermittente. Possono beneficiarne anche le lavoratrici di cooperative (Circolare INPS n.102 del 19 settembre 2022).
Al momento l’esonero è previsto solo in via sperimentale per cui le lavoratrici dovranno riprendere servizio entro il 31 dicembre 2022 e la riduzione contributiva avrà validità per 12 mesi dalla data di rientro. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
- Il Reddito di Libertà
Il Reddito di Libertà è una prestazione introdotta dal DPCM del 17 dicembre 2020 volta a favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza e in condizione di povertà.
La donna sola o con figli minori, inserita in un percorso di tutela, seguita dai Centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali, può richiedere un contributo economico fino a un massimo di 400 euro mensili, concesso in un’unica soluzione, per 12 mensilità. Il contributo è cumulabile con altre prestazioni dell’Inps, come ad esempio il Reddito di Cittadinanza, la Naspi e la Cig.
La domanda può essere presentata dalla donna per il tramite degli sportelli comunali, utilizzando il modello di domanda allegato alla circolare INPS n.166/2021.
Gli sportelli comunali hanno a disposizione una funzionalità per l’acquisizione dei dati della domanda e la trasmissione telematica all’Inps.
La misura è stata di recente rifinanziata con 9 milioni di euro, che serviranno prima di tutto a pagare, secondo l’ordine cronologico di presentazione, le domande già presentate e non accolte per insufficienza di budget. Il restante finanziamento servirà per le nuove richieste.
Le Regioni o le Provincie autonome possono incrementate il budget con ulteriori risorse proprie, trasferite direttamente all’Inps, tramite presentazione di un’apposita domanda.
Per rafforzare la relazione tra le donne e l’Istituto, inoltre, quest’ultimo ha realizzato la “Guida in 7 passi per le donne vittime di violenza” con l’obiettivo di sostenere le donne in difficoltà, che sono inserite nel percorso di un Centro antiviolenza, e agevolarle nell’accesso alle informazioni, ai servizi e alle prestazioni a loro dedicate. Nella Guida interattiva è possibile trovare link a prestazioni e servizi, quali ad esempio i congedi indennizzati per le vittime di violenza di genere e il Reddito di Libertà. Il progetto ha l’ambizione di creare il presupposto per un canale ad hoc, riservato e protetto, di contatto con queste donne vittime di violenza.