Un cambio di passo

La proattività tra gli obiettivi dell’INPS
di Marinella Perrini
Con l’adozione delle “Linee guida per l’introduzione di servizi proattivi” ad opera del Consiglio di Amministrazione dell’INPS, l’Istituto ha individuato la proattività tra le modalità principali di offerta dei servizi riconducibili alle finalità che giustificano il trattamento dei dati personali, ai sensi del Codice in materia di protezione dei dati personali.
Si passa, quindi, anche formalmente dal tradizionale approccio reattivo ad un nuovo paradigma di anticipazione, rispetto alla presentazione della domanda di prestazione, del percorso finalizzato alla soddisfazione delle esigenze del cittadino.
Infatti, lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e l’adeguamento dei sistemi tecnologici dell’Istituto consentono di fornire progressivamente ai cittadini e agli stakeholder servizi di informazione, orientamento e consulenza in chiave proattiva e personalizzata. É l’Istituto, infatti, che sulla base delle informazioni acquisite in banca dati, segnala nell’area MyINPS agli utenti la possibilità di richiedere prestazioni o benefici.
Le domande sono precompilate e con pochi controlli delle informazioni inserite i cittadini e gli intermediari possono presentare domanda per i servizi segnalati.
Le Linee guida individuano l’oggetto, il campo di applicazione con le modalità di esercizio della funzione proattiva, le tipologie di dati, le modalità di adesione degli utenti ai servizi proattivi e a quelli di orientamento, nonché tutti gli specifici aspetti, a norma della legislazione vigente, inerenti al trattamento dei dati (descrizione, modalità e misure di sicurezza, esercizio dei diritti e informativa agli interessati, valutazione d’impatto e misure conseguenti ad eventuali violazioni o incidenti informatici).