Il portale nazionale di contrasto al lavoro sommerso
Tra gli obiettivi del PNRR la riduzione del lavoro sommerso e l’incremento delle ispezioni
di Marinella Perrini
Il decreto-legge n. 36 del 30 aprile 2022 recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) ha previsto la realizzazione del “Portale nazionale di contrasto al lavoro sommerso”.
Si tratta di un’iniziativa direttamente connessa all’agenda politica del Paese in attuazione della Country Specific Raccomandation 2 del 2019, che la Commissione Europea ha emanato allo scopo di intensificare gli sforzi dell’Italia nel contrasto al lavoro sommerso.
L’idea progettuale del portale si inserisce nell’ambito delle attività di contrasto all'evasione ed elusione contributiva per sviluppare una sinergia tra la funzione di vigilanza documentale e quella ispettiva con l’obiettivo di realizzare entro il 2026 una riduzione complessiva del lavoro sommerso di 2 punti percentuali e di incrementare del 20% entro il 2024 il numero delle ispezioni rispetto alla media del triennio 2019-2021.
L’obiettivo è l’aggregazione in una banca dati unica di tutte le risultanze dell’attività di vigilanza in materia di lavoro sommerso, lavoro e legislazione sociale, effettuata dai diversi enti ispettivi (INL, INPS, INAIL, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza).
Il portale contiene, quindi, tutti i verbali ispettivi redatti e gli atti e i provvedimenti conseguenti, tra cui quelli relativi all’eventuale istaurazione del contenzioso e gli annullamenti (che nel 2021 sono stati 36.522) al fine di garantire una efficace programmazione dell’attività ispettiva nel medio periodo, nonché un monitoraggio puntuale del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale.