Sgravi per assunzioni del 2017 al Sud, come operare?

Gli invii delle domande per le assunzioni effettuate fino al 14 marzo 2017 rientranti nel bonus Sud, ma spediti dopo il 30 marzo, seguiranno l’ordine cronologico di presentazione.
A cura di Silvia Bradaschia
Gli invii delle domande per le assunzioni effettuate fino al 14 marzo 2017 rientranti nel bonus Sud, ma spediti dopo il 30 marzo, seguiranno l’ordine cronologico di presentazione.Per le domande relative alle assunzioni effettuate tra il 1° gennaio 2017 e il 14 marzo 2017, pervenute all’Inps entro il 30 marzo, invece, le risorse saranno assegnate secondo l'ordine cronologico di decorrenza dell'assunzione.
L’Inps ha dato il via libera all’invio delle richieste per l’esonero contributivo legato alle assunzioni al Sud con la circolare n. 41/17 e con il messaggio n. 1171/17. Dopo la pubblicazione dei modelli, Fondazione studi dei Consulenti del lavoro con la circolare n.3/17 e poi Anpal con la nota n.3016/17 hanno chiarito ulteriori dubbi legati alle condizioni per usufruire del bonus occupazionale. Un ulteriore aiuto per l’operatività arriva dalla guida di Fondazione studi sugli sgravi del 2017.
L’incentivo per l’occupazione in regioni del Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna) riguarda i datori privati che, senza esservi tenuti, assumono nel 2017 giovani disoccupati tra i 16 e i 24 anni (e 364 giorni), o lavoratori con almeno 25 anni privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Tali datori sono esonerati dal pagamento dei contributi a loro carico nel limite massimo di € 8.060 annui (riproporzionato per i part-time). Le assunzioni dovranno essere a tempo indeterminato (anche somministrazione e soci di cooperative, restano esclusi, invece, lavoro domestico, accessorio e intermittente), o con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere (sono escluse le altre tipologie di apprendistato). Godranno del beneficio anche le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, in tal caso non è necessario il requisito della disoccupazione.
Fondazione studi nella circolare n. 3/17 ha evidenziato che, ai fini del diritto all’esonero, non assume rilevanza la sussistenza della natura imprenditoriale in capo al datore di lavoro, pertanto il beneficio è esteso anche ai soggetti non imprenditori.
Rientrano pertanto tra i potenziali fruitori dell’incentivo Sud anche gli enti pubblici economici, tenuto conto che gli stessi svolgono in via principale o esclusiva un’attività economica ex art. 2082 c.c., in regime di concorrenza con gli altri imprenditori privati che operano nel medesimo settore.
Sono datori di lavoro privati non imprenditori (che non svolgono attività imprenditoriale ex art. 2082 cc) ad esempio, associazioni culturali, politiche o sindacali, associazioni di volontariato, studi professionali, ecc.
Come spiega Fondazione studi, grazie anche ad alcuni esempi, gli incentivi sono fruiti nel rispetto delle previsioni di cui al Regolamento (UE) n.1407/13, relativo agli aiuti “de minimis”. Nel caso di superamento del limite, il Decreto consente comunque la fruizione qualora l’assunzione costituisca incremento occupazionale netto. Ai fini del calcolo dell’incremento sono considerate neutre: dimissioni volontarie, invalidità, pensionamento per raggiunti limiti di età, riduzione volontaria dell’orario di lavoro e licenziamento per giusta causa. Per ciò che concerne la definizione di incremento netto occupazionale, come chiarito dall’interpello del ministero del lavoro n. 34/14, in tutte le ipotesi di concessione di benefici previsti dalla legislazione nazionale, ai fini della maturazione del diritto, l’incremento occupazionale dei 12 mesi successivi all’assunzione agevolata, va verificato tenendo in considerazione l’effettiva forza occupazionale media al termine del periodo dei 12 mesi e non la forza lavoro “stimata” al momento dell’assunzione.
L'Anpal, con la nota protocollare n.3016/17, fa sapere che il bonus occupazione Sud spetta anche per le trasformazioni in contratti a tempo indeterminato rapporti a termine avviati nel 2016 o anche prima. L'incentivo, invece, non spetta per chi assume con contratto intermittente, mentre nel caso di rapporti di apprendistato il bonus si applica sulla quota contributiva ridotta, prevista dal contratto. L'Anpal ricorda anche che la norma si basa sulla "non obbligatorietà" dell'assunzione e declina l'agevolazione solo ai datori di lavoro che "senza esservi tenuti" fanno nuove assunzioni.
Tabella tratta dalla guida di Fondazione studi: Tabelle di sintesi per sgravi assunzioni