Premi di produttività alla luce della legge di bilancio 2017
La Legge di Stabilità 2017 riconferma la presenza dei premi di produttività e del welfare aziendale.
Di Amelia Paese
La Legge di Stabilità 2017 riconferma la presenza dei premi di produttività e del welfare aziendale, reintrodotta dalla Legge 208/2015, art. 1 commi 182 e seguenti, i quali sottolineano l’importanza della detassazione dei premi per l’incremento della produttività nel settore privato. Alla luce del nuovo testo dispositivo, l’art. 23 comma 1 apporta alcune modifiche alla disciplina tributaria per le somme retributive corrisposte ai lavoratori dipendenti privati legati ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione che siano facilmente identificabili e misurabili.
Si ricordi come la norma preveda un’imposta del 10% sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali comunali e regionali. Le maggiori novità si riscontrano nell’innalzamento del tetto massimo di reddito di lavoro dipendente, relativo al periodo d’imposta precedente, che passa da 50.000 a ben 80.000 euro. Si ha un aumento anche sull’importo erogabile, che da 2.000 si estende a 3.000 euro nella generalità dei casi, e da 2.500 a 4.000 laddove l’azienda coinvolga i lavoratori nell’organizzazione del lavoro. Altra novità è l’esclusione da ogni forma di imposizione tributaria di alcune somme di servizi percepiti o goduti dal dipendente per sua scelta, in sostituzione delle somme oggetto del regime agevolato, fra queste rientrano i contributi alle forme pensionistiche complementari, i contributi di assistenza sanitaria e il valore di azioni offerte alla generalità dei dipendenti.
Il legislatore ancora una volta rende reciproco il legame tra il c.d. premio di produttività e il welfare aziendale, prevedendo nel contempo la possibilità di sostituire, in tutto o in parte, le somme rese con servizi erogabili dal datore di lavoro alla totalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti ed ai familiari, in relazione ai servizi di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria o culto, ed è in questo caso che si applicherebbe la totale decontribuzione e detassazione. Rientrano in queste tutte le prestazioni di welfare aziendale previste dai contratti collettivi aziendali, o territoriali, o di accordo interconfederale, centrando ancora una volta il ruolo della contrattazione sui suoi diversi piani.