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I voucher e gli adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro

I voucher e gli adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Negli ultimi anni, molte aziende hanno scelto di ricorrere a collaboratori retribuiti mediante buoni lavoro, meglio conosciuti come voucher.

di Manuel Marini
 

Negli ultimi anni, molte aziende hanno scelto di ricorrere a collaboratori retribuiti mediante buoni lavoro, meglio conosciuti come voucher. A livello normativo, i voucher sono stati introdotti con la Riforma Biagi nel 2003, e successivamente sono stati modificati più volte. Importanti modifiche sono state registrate con il Jobs Act ed i susseguenti correttivi.

Ai fini della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, qualorail lavoratore voucherista svolga la propria attività in favore di un’impresa o un professionista, lo stesso viene equiparato ad un lavoratore a tutti gli effetti. Sull’imprenditore/professionista, dunque, graveranno tutti gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/2008 e in particolare:

- redigere il documento di valutazione dei rischi,

- nominare il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (R.S.P.P.),

- formare i lavoratori/preposti/dirigenti,

- nominare e formare gli addetti all’antincendio e al primo soccorso,

- nominare il medico competente,

- fornire adeguati dispositivi di protezione individuali.

Nel caso in cui il lavoratore voucherista non svolga la propria prestazione per un imprenditore o professionista (ad esempio per privati cittadini), egli viene equiparato ad un lavoratore autonomo. Troveranno applicazione le tutele previste dall’art. 21 D.Lgs. 81/08 ed il lavoratore accessorio dovrà, a suo esclusivo carico:

- utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di legge;

  •       - dotarsi e utilizzare i dispositivi di protezione individuale.