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UNIEMENS e flussi di regolarizzazione: le implementazioni previste per il 2017

UNIEMENS e flussi di regolarizzazione: le implementazioni previste per il 2017

La procedura con cui un’azienda può effettuare delle variazioni, aventi o meno valenza contributiva, sui flussi Uniemens prevede una procedura gestionale.

Di Bruno Olivieri

La procedura con cui un’azienda può effettuare delle variazioni, aventi o meno valenza contributiva, sui flussi Uniemens prevede una procedura gestionale con cui l’INPS procede all’emissione di un c.d. modello DM10 Vig Virtuale che, raffrontato con il modello originariamente trasmesso, determinerà la variazione a credito o a debito.

La procedura di regolarizzazione dei flussi Uniemens subisce una “ristrutturazione” nel 2017 al fine di superare delle difficoltà tecniche che si erano finora presentate nella gestione delle richieste presentate all’Ente Previdenziale.

La nuova procedura è stata resa nota dall’INPS con il Messaggio n. 4973 del 06/12/2016 e decorre dal prossimo 1 Febbraio 2017 come indicato dalMessaggio INPS n. 5274 del 30/12/2016.

Questa,  sostanzialmente,  vede l’introduzione di una preventiva funzionalità di identificazione della variazione che si vuol mettere in essere individuandone la tipologia e permettendo di collegarne la documentazione necessaria per l’analisi amministrativa circa l’idonea compilazione e l’esatta quantificazione delle regolarizzazioni trasmesse.

Questa procedura identificativa sarà attivabile tramite cassetto bidirezionale, sezione “Uniemens – Regolarizzazione (DM-VIG) – Invio documentazione”, con cui verrà generato un ticket che consiste in un protocollo INPS che dovrà essere poi indicato nel flusso di variazione che dovrà essere trasmesso.

Il protocollo viene rilasciato in modo asincrono rispetto all’invio della comunicazione, per cui sarà onere dell’azienda attendere il rilascio del protocollo prima di poter inviare i flussi di regolarizzazione in quanto, in ogni caso, l'utente/azienda non potrà procedere alla trasmissione senza la preventiva procedura di identificazione della variazione.

L’invio della documentazione di supporto non sarà necessario con riferimento ai flussi di variazione che non abbiano valenza contributiva o per quelli inerenti denunce Uniemens in stato errato o per la gestione di note di rettifica.

Una volta effettuato l’invio della documentazione da cassetto bidirezionale e ottenuto il ticket per l’invio del flusso di variazione, in caso la stessa risultasse incongrua/insufficiente, l’INPS potrà richiederne l’integrazione che dovrà essere soddisfatta dall’utente entro 30 gg oltre i quali la variazione trasmessa si considererà nulla con il ripristino della situazione precedente.

Come già attualmente previsto, l'esito della procedura di variazione potrà essere monitorato tramite il Portale Contributivo Aziende e Intermediari accessibile nel sito INPS all’area riservata per gli intermediari abilitati.