Le nuove modalità di regolarizzazione UNIEMENS con valenza contributiva
L’INPS è intervenuta con il messaggio n. 4973/2016 per stabilire le nuove regole che disciplinano le correzioni di flussi Uniemens errati, purché caratterizzati da valenza contributiva.
Di Chiara Fantinato
L’INPS è intervenuta con il messaggio n. 4973/2016 per stabilire le nuove regole che disciplinano le correzioni di flussi Uniemens errati, purché caratterizzati da valenza contributiva. Oggetto della nuova disciplina sono infatti le denunce mensili che generano una discrepanza debitoria ovvero creditoria dell’azienda nei confronti dell’ente Previdenziale.
Nessuna novità invece coinvolge le regolarizzazioni non aventi valenza contributiva, in quanto non finalizzate alla generazione di DMVIG. In quest’ultimo caso pertanto continuano a valere le regole finora applicate, mediante sostituzione della denuncia errata con quella corretta.
Per quanto riguarda le correzioni con valenza contributiva l’INPS ha precisato che, onde evitare una proliferazione di denunce di rettifica spesso non sufficienti a sanare l’irregolarità in quanto carenti di documentazione a supporto, è fondamentale innanzitutto ottenere un protocollo Inps.
Il protocollo non è altro che un “ticket” rilasciato dall’Istituto a seguito di apposita richiesta da parte dell’azienda contribuente, direttamente o tramite intermediario, mediante il cassetto bidirezionale, funzione contatti, evidenziando l’oggetto “UNIEMENS – REGOLARIZZAZIONE (DM-VIG) – INVIO DOCUMENTAZIONE”.
La generazione del ticket non è automatica, ma richiede il rispetto di tempi tecnici affinché il protocollo venga rilasciato e permetta in questo modo la regolarizzazione del flusso contributivo errato.
All’atto della regolarizzazione questo stesso protocollo deve necessariamente essere specificato; si deve anche indicare, al fine della buona riuscita della procedura di correzione, la tipologia di comunicazione rettificativa, utilizzando il parametro identificativo, Codice ID, come previsto nella tabella di cui al messaggio Inps.
Il Codice ID deve essere inserito nel TipoRegolarizz con indicazione delle informazioni necessarie alla regolarizzazione sia della denuncia individuale quanto di quella aziendale.
Ai fini della buona riuscita della procedura si deve poi procedere ad allegare copia della documentazione notificata dagli Enti che hanno riscontrato la irregolarità contributiva, ovvero i documenti necessari a sanare la posizione in caso di regolazione spontanea o copia della sentenza o della conciliazione monocratica. Qualora la documentazione dovesse risultare insufficiente l’Istituto provvederà a richiederne l’integrazione da prodursi entro il termine perentorio di 30 giorni, a pena di decadenza della regolarizzazione con contestuale ripristino della situazione precedente.
Inseriti tutti i dati, i codici e la documentazione richiesta per il corretto invio del flusso di rettifica, l’Inps provvederà a generare il DMVIG necessario alla regolarizzazione.
L’esito della procedura è consultabile dal “Portale contributivo Aziende e Intermediari”.