La Corte di Cassazione rafforza la riserva di legge dei Consulenti del Lavoro

La Suprema Corte di Cassazione con sentenza n.26294/2021 ha riconosciuto il ruolo fondamentale del Consulente del Lavoro
Nel n. 5 di Leggi di Lavoro Luca De Compadri, Consulente del Lavoro e Avvocato in Mantova, e Francesco Sette, Consulente del Lavoro in Bari, ripercorrono come la Suprema Corte di Cassazione con sentenza n.26294/2021 ha riconosciuto il ruolo fondamentale del Consulente del Lavoro, confermando la piena efficacia della normativa vigente e consolidando la riserva di legge.
Infatti, è stato opportunamente previsto, in virtù della L.n.12 del 1979, art.1 comma,1, che per la complessità delle incombenze legate agli adempimenti lavoristici, fiscali e previdenziali il datore di lavoro possa delegare tali attività ad un professionista iscritto al relativo albo.
Precisa, però, che tali compiti possano anche essere svolti da altre figure professionali come le associazioni di categoria delle piccole imprese e le associazioni di quelle artigiane al cui capo ci siamo Consulenti del Lavoro iscritti all’albo di cui all’art. 8 L.n.12/1979.