Tariffe professionali, legittime se giustificate dalla tutela dei consumatori
Sul numero di novembre-dicembre 2019 il punto di Pasquale Staropoli sull’equo compenso
Esiste un “derby” inconsueto fra giurisprudenza ordinaria e amministrativa sulla necessità di predeterminare per legge parametri flessibili per individuare un compenso equo a tutela delle prestazioni dei professionisti. Ad illustrare le divergenze esistenti nel panorama giurisprudenziale italiano Pasquale Staropoli, esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, nell’articolo pubblicato sul numero di novembre-dicembre 2019 di Leggi di Lavoro.
Se, da un lato, il principio dell’equo compenso è ormai affermato diffusamente nella giurisprudenza ordinaria, e addirittura la Corte UE ritiene compatibili con l’ordinamento comunitario le tariffe professionali, dall’altro lato i giudici amministrativi hanno emesso di recente alcune “pronunce singolari” che sembrano andare in una direzione completamente opposta.